6 feb 2009

UN MARITO SFORTUNATO

Un uomo portò la sua moto all'interno di casa per dedicarsi alla pulizia del motore nel caldo del suo soggiorno, con alcune spugne ed una tanica di gasolio.
Dopo aver finito, decise di accenderla per verificarne il funzionamento, dimenticando però la marcia inserita; l'uomo partì a razzo in sella alla moto, schiantandosi nella vetrata che divideva il soggiorno dal patio.

La moglie, che stava lavorando in cucina, sentì i vetri andare in frantumi e si precipitò in soccorso del marito, trovandolo accasciato in un lago di sangue con tagli su braccia e torace. Chiamò il 911, e i paramedici lo portarono d'emergenza in ospedale, dove con parecchi metri di filo di sutura fu rimesso in sesto.

La sera stessa la moglie lo riaccompagnò a casa, e lo mise a letto a riposare. Nel frattempo, lei pulì il macello al piano di sotto, raccolse i vetri e vuotò la tanica di benzina nel water.

Successivamente, l'uomo decise di fumare una sigaretta. La sfortuna volle che proprio in quel momento la natura chiamò, così il malcapitato finì per sedersi sulla tazza in cui era stata versata la benzina proprio mentre fumava.
La moglie dal piano di sotto sentì un botto e le urla di dolore del marito, che era stato scagliato dall'esplosione adirittura attraverso la porta del bagno, con i pantaloni calati e le zone intime disastrate. Per la seconda volta quel giorno compose il 911.

I paramedici che lo caricarono sulla barella erano gli stessi della precedente chiamata, che nel venire a sapere come era avvenuto l'incidente scoppiarono a ridere. L'uomo cadde al suolo, lussandosi una scapola.
Tornò a casa dopo alcuni giorni di ospedale.

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