2 febbraio 2008, New York
Un gruppo di amici si diede appuntamento in un bosco nel nord dello stato di New York per una battuta di caccia.
Il più esperto di loro, un uomo sulla cinquantina, aveva portato con sé il suo fedele segugio, di cui non perdeva occasione di tessere le lodi data la sua completa obbedienza dovuta ad un severo addestramento.
Durante una pausa per una sigaretta, uno di loro notò che il cane aveva scovato nelle vicinanze un osso di cervo, o almeno così pareva.
Il proprietario del cane, incuriosito, si avvicinò alla bestia con l'intento di farselo consegnare, ed ovviamente il segugio si rifiutò di rinunciare al suo piccolo tesoro. Gli amici iniziarono allora a farsi beffe di lui e della tanto decantata obbedienza dell'animale.
L'uomo fu preso dalla frustrazione e, impugnando il fucile come fosse una mazza da baseball, cominciò a menare fendenti a destra e a manca; fendenti che ovviamente il cane evitava, sempre mantenendo il possesso dell'osso.
Infuriato per la disobbedienza del segugio e le risate degli amici, improvvisamente il cacciatore perse la presa sul fucile, che cadendo al suolo sparò colpendolo in pieno petto.
A nulla valsero i tentativi di soccorso: l'uomo morì durante il trasporto in ospedale, confermando questa versione dei fatti al barellliere dell'ambulanza e scagionando così i suoi amici, che sarebbero stati certamente sospettati di omicidio.
Secondo il proverbio, non bisogna stuzzicare il can che dorme. Secondo gli amici del cacciatore, anche minacciarlo con un fucile brandito al contrario non è propriamente un gesto geniale...
2 feb 2009
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